via Lucis 2022

Lo hai fatto a me

D: << Come va? >>

G: << Bene, chi partecipa resta davvero colpito, li sento molto presenti e questa è una grande consolazione. E’ come se tutto ciò che non sento e non vedo, lo sentano e lo vedano gli altri…Che storia >>

D: <<E’ cosi!! E’ come se tu fossi un cameriere che porta a chi sta a tavola ciò che ha preparato lo chef…sei un tramite per un appuntamento pensato per altri…e questo è ancora più bello, perchè quando non ti viene restituito niente in maniera diretta è segno proprio che l’amore che stai dando è amore gratuito…>>

G: <<Quest’immagine che mi hai dato, mi sta aprendo un mondo 🙂 Mi sta dando “senso” e consolazione…da dove ti è venuta?! Grazie 🙂 >>

D: <<Mi sono chiesta: che ti sta dando questa via Lucis?…e l’unica risposta vera questa volta è stata “stanchezza”. Però gli sguardi delle persone, le parole di ringraziamento, la luce che vedevo in loro e non in me mi hanno portato a guardare oltre questa stanchezza e sono arrivata a dirmi che questa via Lucis per me è “servizio”.

Ho capito che, avendo ricevuto gratuitamente, ora sono chiamata gratuitamente a dare.

Tante cose le abbiamo ascoltate, comprese, le annunciamo. Ora stiamo avendo la possibilità di viverle su di noi, sulla pelle, nella nostra vita. Sul serio e fino in fondo. E questo, se ci pensi, è bellissimo. Può sembrare un paradosso, ma ancora di più mi sembra di sperimentare questa gratuità del servizio proprio nel non sentire forte la presenza di Dio, che rimandendo nella nostra metafora, è il piatto più prelibati.

L’aver incontrato Dio nella mia vita, sapere che non vuole altro che il mio bene e che non mi lascia sola, mi porta a non scoraggiarmi nei momenti in cui mi sembra più lontano, ma mi allena ancora una volta a cambiare lo sguardo, a cercarlo in posti, persone, modi diversi da quelli che ho scoperto sino ad oggi…>>

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